La valvola antiriflusso trova spazio in un apposito pozzetto accessibile ed ispezionabile. Il suo ruolo è quello di creare un’efficace barriera ad ogni eventuale ritorno di flusso idrico proveniente dalla rete fognaria durante ogni possibile evento di sovraccarico. La valvola antiriflusso è dotata di un piattello in acciaio inox basculante in direzione del flusso idrico di uscita dal fabbricato verso la rete fognaria. Nel caso di un riflusso, il piattello si chiude meccanicamente con la spinta dell’acqua. Il piattello, agendo su un’apposita leva, può essere bloccato ermeticamente in modo permanente. La valvola antiriflusso viene prevista in fase di progettazione e dimensionamento del sistema di scarico dell’edificio; altresì il suo impiego è assolutamente consigliato in edifici esistenti, la dove sia possibile intervenire sulla tubazione di allaccio alla rete fognaria e vi sia lo spazio fisico per realizzare un pozzetto che accolga la valvola. La valvola antiriflusso deve essere omologata in accordo alla norma europea EN 13564-1:2003 che ne garantisce i requisiti, come ad esempio: l’efficacia di deflusso, l’indeformabilità, la resistenza, la tenuta idraulica, la conformità d’allaccio, il corretto azionamento di apertura/chiusura.